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L’81% delle grandi aziende italiane fa open innovation
L’81% delle grandi aziende fa open innovation e la metà collabora con le startup; per il 63% delle grandi imprese la pandemia ha accelerato i progetti di digitalizzazione, mentre per il 69% il PNRR sarà utile all’organizzazione. Lo evidenzia della ricerca degli Osservatori Startup Intelligence e Digital Transformation Academy della School of Management del Politecnico di Milano.
Nel contesto di incertezza legata alla pandemia le imprese italiane hanno compreso come l’Innovazione Digitale sia una leva fondamentale per la competitività e la crescita: nel 2022 quasi la metà delle grandi imprese e PMI italiane aumenterà il budget ICT e si prevede una crescita superiore al 4% negli investimenti, riprendendo il trend pre-pandemia, dopo il rallentamento registrato nel 2021 (+0,9%). Cresce l’adozione dell’open innovation, un approccio che si è dimostrato vincente per rispondere in modo rapido alle nuove esigenze e oggi è già praticato dall’81% delle grandi aziende. In particolare, quasi metà (il 49%) ha avviato collaborazioni con le startup, diventate attori sempre più rilevanti nell’economia.
Tornano a crescere a un ritmo sostenuto gli investimenti in innovazione digitale. Dopo la previsione di crescita del +2,6 del 2019 e del + 2,8% del 2020, nel 2021 la spesa ICT aveva segnato un +0,9%, per poi superare il +4% nelle previsioni 2022. Ma si conferma la propensione a dedicare dei budget per l’innovazione digitale anche in altre funzioni esterne alla Direzione ICT (lo fa il 59% delle grandi imprese), segnale di una spinta a uno sviluppo diffuso dell’innovazione nelle organizzazioni.
Gli investimenti ICT delle grandi imprese nel 2022 si concentreranno soprattutto su sistemi di Information Security e su sistemi di Business Intelligence, Big Data e Analytics, mentre saranno meno prioritarie le aree eCommerce e Smart Working su cui le imprese hanno lavorato molto negli scorsi mesi per rispondere alla pandemia. Anche per le PMI gli investimenti in Information Security sono la priorità, ma sono seguiti da applicazioni di Industria 4.0.
Ben il 63% delle grandi imprese italiane ritiene che l’esperienza della pandemia abbia accelerato i progetti di digitalizzazione. Ed è positivo il giudizio sul PNRR, di cui buona parte dei fondi (49,2 miliardi di euro) sarà destinata ad investimenti in innovazione digitale: il 69% delle grandi aziende ritiene che il PNRR sia utile per la propria organizzazione e l’80% che lo sia in generale per supportare il Paese.
L’aumento di investimenti in Innovazione Digitale da parte delle imprese italiane porta la necessità di definire una Governance efficace, strutturando adeguati modelli organizzativi per diffondere il processo di innovazione e una “cultura digitale” in tutta l’azienda. A questo scopo, il 39% delle grandi imprese ha deciso di strutturare una “Direzione Innovazione” o un singolo ruolo dedicato, mentre nelle PMI sono ancora molto rari i ruoli dedicati. Nel 44% delle grandi aziende, oltre alla Direzione Innovazione, sono presenti figure provenienti da altre linee di business incaricate di favorire la gestione e la diffusione di innovazione.
È sempre più diffusa la Corporate Entrepreneurship, l’attività volta a creare stimoli imprenditoriali nella popolazione aziendale. Nella maggioranza dei casi si traduce in formazione su competenze digitali e imprenditoriali (47%) e azioni sul management per introdurre stili di leadership indirizzati al change management (46%).
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